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Valutazione molecolare della malattia minima residua nei linfomi non-Hodgkin

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 I linfomi non-Hodgkin (NHL) sono patologie neoplastiche caratterizzate da un andamento clinico altamente eterogeneo. La persistenza anche di minimi livelli di cellule tumorali nell’organismo dopo una terapia anti-linfoma è definita “malattia minima residua” (MRD) e ha un importante impatto prognostico, associandosi a un aumentato rischio di recidiva della neoplasia. Pertanto l’individuazione della MRD con tecniche molecolari sempre più sensibili permette l’identificazione precoce di pazienti ad alto rischio, cui poter offrire un eventuale trattamento personalizzato, atto all’eradicazione della malattia o quantomeno al prolungamento del periodo di remissione clinica. Il nostro gruppo di ricerca, impegnato da anni nel settore, utilizza la tecnica standardizzata di Real-Time Quantitative-PCR (RQ-PCR) e la più sensibile nested-PCR per l’identificazione e la quantificazione della MRD, basandosi sulla ricerca di un marcatore molecolare del NHL, derivato da una traslocazione cromosomica (come nel caso dei prodotti di fusione BCL-1 e BCL-2) oppure dal riarrangiamento paziente-specifico del gene delle immunoglobuline (IGH). I campioni biologici (sangue midollare e periferico) processati nel nostro laboratorio provengono da pazienti affetti principalmente da NHL di tipo follicolare o mantellare arruolati negli studi clinici di fase II e III della Fondazione Italiana Linfomi (FIL). I dati delle analisi di MRD vengono integrati nell’analisi dei risultati clinici dei protocolli e, per alcuni di essi, sono determinanti nella scelta del programma terapeutico (es. codici EudraCT 2009-012807-25; 2012-003170-60; 2012-001676-11). Inoltre il nostro gruppo sta sviluppando, in collaborazione con diversi partner europei, nuove metodiche di studio della MRD, basate principalmente sulle applicazioni delle tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (NGS) e sul prelievo di tessuti biologici meno “invasivi” e potenzialmente più informativi, come il plasma e il siero. Il miglioramento della sensibilità, specificità e applicabilità di queste metodiche e il loro impiego nella pratica clinica contribuirà nei prossimi anni alla personalizzazione dell’approccio terapeutico dei pazienti con NHL.

Prodotti della ricerca

Federica Cavallo

Ultimo aggiornamento: 20/01/2016 15:01
Location: https://www.dbmss.unito.it/robots.html
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